lunedì 4 luglio 2011

Tenerumi che passione!


Una vera traduzione italiana non esiste. Si tratta dei germogli “teneri” delle zucche lunghe, botanicamente Lagenaria siceraria, tanto diffuse in Sicilia. Nell’entroterra siciliano sono detti anche "càddi ri cucùzza", ma la mia vicina di casa e comunque nella parte orientale della Sicilia molti la chiamano “tàddi cucùzza”.

La lagenaria, utilizzata da millenni, si è diffusa con molta probabilità grazie al trasporto marino e sia riuscita a mantenere la germinabilità dei semi nonostante la lunga permanenza nell’acqua salta. E’ una cucurbitacea, per intenderci appartiene alla stessa famiglia delle zucche e zucchine. Sulla stessa pianta si trovano fiori maschili e femminili. Predilige climi miti ed esposizioni a mezz’ombra. Le forme sono molto diverse e quelle globose, svuotate ed essiccate possono essere usate come contenitori per i liquidi (zucca dei pellegrini) o come galleggianti (zucca dei pescatori). Se allevata per i tenerumi si può coltivare come pianta rampicante mettendo qualche tutore, infatti è provvista di numerosi viticci, ossia quegli organi filiformi con cui i fusti di alcune piante si attaccano a un sostegno avvolgendosi a spirale (es. la vite, il pisello). Solitamente, però, si crea una pergola in modo che le lunghe zucche verdi pendano al centro.

Io ho risolto realizzando una piccolissima pergola tra 2 vasi e già la prima raccolta di tenerumi è stata fatta. Adesso vedo crescere le zucche, spingendole con gli occhi, infatti, hanno ancora la dimensione di fagiolini pelosetti, così come le foglie.

La cosa più carina è che “zia Cetta”, che abita nel mio condominio è stata ben felice di cucinare i “tàddi cucùzza” per me e per questo la ringrazio.

Condivido con voi la ricetta:

Ingredienti:

-tenerume di zucca lunga

-olio di oliva

-aglio

-sale

-pomodorini

Lavate la verdura, tagliatela cercando di portare via i filetti dei gambi e lessatela in acqua abbondante. Saltate uno spicchio di aglio con olio extra vergine di oliva, aggiungete pomodorini tagliati a dadini ed i tenerumi in modo che si insaporiscano. Aggiungete sale a piacere. Potete mangiarla come contorno, come ho fatto io oppure come condimento per la pasta.

Ho avuto qualche problema con gli afidi, ma sono riuscita a tenerlo sotto controllo con il macerato di aglio e poi ho eliminato molto velocemente qualche foglia ingiallita.Per adesso tutto bene, vi aggiornerò ...

1 commento:

Unknown ha detto...

Ciao Marianna,come si raccolgono i tenerumi o meglio dove devo tagliarli, ovviamente senza rovinare le piante grazie